Le vendite di automobili giapponesi in Cina hanno fatto registrare a settembre una flessione del 35% a seguito del boicottaggio dei consumatori seguito alla disputa diplomatica sino-giapponese sul possesso delle isole Senkaku/Diaoyu, nel Mar Cinese Orientale.
In una intervista di oggi rilasciata al Financial Times il direttore esecutivo della Nissan pur confermando che i piani di espansione a breve già programmati in Cina, tra questi, la messa in funzione di un centro produttivo a Dalian nel 2014, sono confermati. Tuttavia, prima di sbilanciarsi su qualsiasi ulteriore impegno futuro in terra cinese, il costruttore automobilistico giapponese avrà bisogno di molto più tempo e di analisi molto più approfondite di quelle fin qui utilizzate:“dobbiamo valutare meglio l’impatto che il contesto dei rapporti politici tra i due stati ha sulla mentalità dei consumatori cinesi”.