"We are now living in a G-Zero world, one in which no single country or bloc of countries has the political and economic leverage - or the will - to drive a truly international agenda. The result will be intensified conflict on the international stage over vitally important issue, such international macroeconomic coordination, financial regulatory reform, trade policy, and climate change.This new order has far-reaching implications... waiting for the current era of political end economic uncertain to pass. Many of them can expect an extended wait."

Iann Bremmer and Nouriel Roubini
"A G-Zero world" - Foreign Affairs - March/April 2011



domenica 21 ottobre 2012

Cina: a che punto e’ il rebalancing?

Gli ultimissimi dati mostrano un lieve aumento del prodotto interno e lasciano intravedere che a questo punto ci sono pochissimi dubbi sul fatto che la Cina riesca a centrare per il 2012 il tasso di crescita previsto del 7,5%.
Una disamina piu’ attenta mostra, pero’, incertezza che la strada verso un riposizionamento dei fondamentali della economia dell’impero di mezzo - meno investimeti e piu’ consumi - sia realmente iniziata.
Controcanto a questa osservazione sembra provenire dal Financial Times che in un articolo del 18 ottobre scorso del proprio corrispondente da Pechino, Simon Rabinovitch, sostiene che per quanto rallentata la crescita cinese sembra essere più virtuosa che negli ultimi mesi dal momento che sembra volersi riposizionare a favore dei consumi.



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