"We are now living in a G-Zero world, one in which no single country or bloc of countries has the political and economic leverage - or the will - to drive a truly international agenda. The result will be intensified conflict on the international stage over vitally important issue, such international macroeconomic coordination, financial regulatory reform, trade policy, and climate change.This new order has far-reaching implications... waiting for the current era of political end economic uncertain to pass. Many of them can expect an extended wait."

Iann Bremmer and Nouriel Roubini
"A G-Zero world" - Foreign Affairs - March/April 2011



domenica 7 ottobre 2012

Positivi gli effetti dell'ingresso nel WTO per la Russia, ma non troppo.

Bloomberg Businessweek qualche tempo fa ha sottolineato alcuni aspetti controversi derivanti dell'ingresso della Russia nel WTO. In considerazione dellle caratteristiche del'impianto economico russo, gli effetti positivi dell'ingresso di Mosca avranno un impatto ben meno sistemico e rilevante per rapporti economici internazionali rispetto a quelli verificatisi a seguito dell'accesso della Cina dieci anni fa.
Maggiori positivita' si intravedono, invece, nella prospettiva dei rapporti strategici con i principali partner commerciali di Mosca. Solo il 10% dei vantaggi stimati dalla Banca Mondiale andranno a vantaggio degli esportatori russi. La Banca aveva qualche tempo fa messo in guardia il governo russo sottolineando che la massimizzazione dei benefici economici derivanti dalla partecipazione al club del WTO sarebbe dipesa dal miglioramento del "clima di business" dalle parti di Mosca. Argomento sul quale la Russia ha davanti a se un lungo cammino, come dimostra il fatto che sia posizionata in 120a posizione tra i 183 paesi presi in considerazione dalla classifica del "Doing Business" Report. Classifica che vede la posizione media degli altri paesi "emergenti" in 85a posizione. 

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