"We are now living in a G-Zero world, one in which no single country or bloc of countries has the political and economic leverage - or the will - to drive a truly international agenda. The result will be intensified conflict on the international stage over vitally important issue, such international macroeconomic coordination, financial regulatory reform, trade policy, and climate change.This new order has far-reaching implications... waiting for the current era of political end economic uncertain to pass. Many of them can expect an extended wait."

Iann Bremmer and Nouriel Roubini
"A G-Zero world" - Foreign Affairs - March/April 2011



mercoledì 19 settembre 2012

Lo shadow banking guadagna terreno nei paesi emergenti

 Lo shadow banking, segmento dell’intermediazione creditizia, satellite del sistema bancario tradizionale e ventre molle di quel capitalismo finanziario additato da molti come principale causa sistemica della crsi finanziaria/economica, che a quattro anni dal suo inizio continua a gravare sulla maggiorparte delle economie mondiali, "minaccia" ora anche i mercati dei paesi emergenti.
 Tra questi ad alto rischio sembra essere proprio la Cina che, insieme agli altri Bric, era stata ritenuta finora immune a motivo della relativa elementarità della propria struttura bancaria.
 A gridare l’allarme sono gli esperti della Banca Mondiale che dedicano al fenomeno un approfondimento analitico. Sebbene sia ancora lontano dall’assumere una dimensione pari a quella che l’FSB indicava in uno studio di oltre un anno fa relativamente alle economie più avanzate (oltre 60 trilioni di dollari!), lo shadow banking cresce nei paesi emergenti a ritmi apprezzabilmente e pericolosamente significativi.

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