Sente il fiato sul collo Huawei e con una lettera aperta avvisa il governo britannico.
Qualche mese fa la volontà del governo di Boris Johnson di accogliere, pur con un coinvolgimento limitato, il colosso cinese
del settore delle apparecchiature per le telecomunicazioni tra i fornitori di prodotti e soluzioni per la propria rete 5G, era costata una battuta d'arresto nelle relazioni tecnologiche tra il Regno Unito e gli Stati Uniti d'America. Ora il vento pare cambiare. A sottolinearlo è la BBC con un commento di qualche ora fa.
A suonare il campanello d'allarme è il partito conservatore che con un aspro intervento di molti dei suoi parlamentari chiede al governo di ripensare la politica di settore avviata nel gennaio scorso. Sarà aspra la battaglia quando il prossimo inverno il parlamento britannico discuterà il tanto atteso Telecoms Infrastructure Bill.
"C'è chi ha scelto deliberatamente e senza prove di attaccarci", recita la lettera a firma di Victor Zhang, capo della società cinese nel Regno Unito, "interrompere il nostro coinvolgimento nella diffusione della rete 5G creerà disservizi in Gran Bretagna". Tanto più a fronte di un impiego in rapidissima ascesa delle reti di telecomunicazione, seguìto all'applicazione delle misure restrittive alla circolazione delle persone connesse al diffondersi del coronavirus.
"We are now living in a G-Zero world, one in which no single country or bloc of countries has the political and economic leverage - or the will - to drive a truly international agenda. The result will be intensified conflict on the international stage over vitally important issue, such international macroeconomic coordination, financial regulatory reform, trade policy, and climate change.This new order has far-reaching implications... waiting for the current era of political end economic uncertain to pass. Many of them can expect an extended wait."
Iann Bremmer and Nouriel Roubini
"A G-Zero world" - Foreign Affairs - March/April 2011
Iann Bremmer and Nouriel Roubini
"A G-Zero world" - Foreign Affairs - March/April 2011
lunedì 13 aprile 2020
Huawei avvisa il governo britannico.
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